Paolo Leonelli presenta per la prima volta in modo organico e ragionato questa piccola personale alla BCT di Terni. Succede così, che un architetto dalla storia lunga e importante arrivi solo oggi, e per vie non certo scontate né facili, a proporre la versione pittorica del suo pensiero. Dire che in questi lavori l’uomo artista porti con sé l’uomo e le conoscenze dell’architetto è sin troppo facile. Se la scelta del polistirolo, materiale facile da lavorare, da incidere, da scavare e da colorare richiama le trame delle facciate e dei materiali usati in architettura, […] sono le scelte stilistiche a fare la differenza. La scelta di smontare i modelli riconosciuti dall’occhio umano, e poi di renderli […] diversi dall’originale è una matrice costante nel lungo, silenzioso e intimo, lavoro di Leonelli.  E se a fare i conti con quelli ti si aprono cuore e mente, è invece con i pochi ma potenti lavori giocati sui primi piani letti come attraverso una lente d’ingrandimento e sui particolari strappati alla materia e lavorati con improbabili colori, che l’artista arriva a chiudere il suo personale cerchio. E a portare l’architettura dipinta nelle braccia della poesia. 

(Franco Profili)

a cura Madè Eventi